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L'ultimo uomo

Sabato, 22 / 03 / 2014  


La stazione di Berna, stanotte, sbadiglia e mi guarda con curiosità.
L'ultimo treno: tutto un vagone vuoto, lo strumento ancora caldo in custodia.
Accendo il telefono?
Guardo fuori dal finestrino?
per una volta chiudo gli occhi e lascio scorrere un vento che non esiste.
La mattina dopo sono nuovamente sul primo treno.
Ed eccomi qui: stessa stazione. Tutto magicamente ripulito e pronto all'uso. La mezza birra sopra la biglietteria, lo sputo accanto al posacenere, quella puzza di mcdonald's che tutte le stazioni del mondo avvolge, tutto sparito. Penso a quelli che sono convinti che fare il musicista sia inviare curriculum ai conservatori di periferia. La mia vita sarebbe un capolavoro, se solo avessi incontrato l'ultimo uomo, "l'uomo che, stanotte, ha ripulito tutto".

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